Normalmente si dovrebbe dire: dall’orto alla cucina, ma noi non siamo un’azienda agricola, ma un piccolo laboratorio di cucina che ha a cuore l’autenticità delle preparazioni.
Metterci a coltivare un piccolo orto di una quindicina di metri quadri nel nostro giardino è stato inizialmente poco più di un gioco anche perché la terra è bassa e noi di nozioni di orticoltura eravamo veramente a… terra.
Oltre alle erbe aromatiche abbiamo iniziato mettendo a dimora le piantine di tre varietà di pomodori, di melanzane bianche e di quelle viola, di cetrioli e delle zucchine romanesche.
Solo queste ultime, a dire la verità, ci hanno deluso forse perché il terreno non era adatto oppure non avevamo trovato delle piantine di buona qualità.
Di utilizzare fertilizzanti manco a parlarne (come si dice solo acqua, tanto sudore della fronte e olio di gomito) e per il momento siamo stati salvati dalle malattie più comuni.
Ora i pomodori, anche se hanno fatto qualche getto nuovo, sono in esaurimento, come le melanzane bianche mentre le viola sono in piena fioritura ed i cetrioli, che hanno prodotto per tutta l’estate, non hanno ancora intenzione di smettere.
Insomma il nostro piccolo orto ci ha ripagato con gli interessi delle nostre fatiche.
La nostra produzione è limitata e certo non possiamo aspirare all’autosufficienza né abbiamo intenzione di allargarci però siamo convinti che chiunque faccia il nostro mestiere (ma vale un po’ per tutti) dovrebbe sperimentare la fatica che si fa per produrre il cibo.
Un modo per rafforzare il rispetto per la Natura ed il cibo, per la sua sacralità.
Visti i risultati abbiamo deciso di trasformare il nostro piccolo orto da stagionale in annuale e ora vedremo di mettere a dimora qualche piantina invernale che ci aiuti a dare alla terra le sostanze prese da quelle estive.
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